La Bio Logic Tree Services è una piccola azienda privata di Lismore, sulla costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud, in Australia. Il proprietario Benjamin Garland vi lavora con una squadra di 4 persone. “Forniamo un servizio di arboricoltura che comprende la pacciamatura, la potatura e la rimozione degli alberi, la cippatura e la raccolta del legname”, racconta Benjamin.
Recentemente la loro BL1/EX è stata impiegata per un lavoro molto speciale. “Siamo stati contattati da un cliente in località Goonengerry per un progetto di rigenerazione della boscaglia (‘bush’) in un lotto di sua proprietà. Aveva ricevuto alcuni finanziamenti governativi sotto forma di sovvenzioni per coprire i costi del progetto di conservazione del territorio e non vedeva l’ora di iniziare il lavoro”, racconta Benjamin.
‘Bush’ è il termine australiano che indica una foresta o un bosco nativo: un’area naturale spesso infestata da erbacce, degradata o minacciata dalla presenza di specie vegetali non autoctone. Oggi l'obiettivo è sempre più spesso ripristinare e mantenere la salute dell'ecosistema favorendo la rigenerazione naturale delle piante autoctone. Solitamente ciò avviene riducendo la presenza delle erbe infestanti e l’effetto di fattori quali l'erosione del suolo.
“Nella località di Goonengery, il nostro lavoro è consistito nel ripristinare la foresta pluviale locale (chiamata anche ‘The Big Scrub’), che prima dell'insediamento europeo copriva 75.000 ettari ed era la più grande distesa di foresta pluviale subtropicale di pianura dell'Australia”, continua Benjamin. “Questa foresta discende direttamente dalla grande foresta pluviale di Gondwana che copriva l'Australia 40 milioni di anni fa. È unica e importante a livello internazionale. È una parte molto importante del ricco patrimonio di biodiversità dell'Australia. Purtroppo, i coloni hanno cancellato quasi il 99% di questa magnifica foresta pluviale e nel 1900 tutto ciò che rimaneva era già meno dell'1%: macchie sparse nel paesaggio”.
Le trince forestali sono uno strumento molto versatile nei lavori di rigenerazione del ‘bush’ e della foresta pluviale. Possono eliminare grandi quantità di piante infestanti invasive, che altrimenti richiederebbero un lungo lavoro manuale e l’utilizzo di erbicidi. Hanno il vantaggio di restituire la materia organica alla terra migliorando la fertilità del suolo e riducendo l'erosione.
“La nostra FAE BL1/EX perfetta per la vegetazione infestante delle nostre zone”, continua Benjamin. “Ad esempio, i cespugli di tabacco, la lantana, l'alloro canforato e il ligustro. È in grado di sminuzzare velocemente arbusti e alberelli anche su terreni difficili e irregolari. La FAE BL1/EX rende davvero possibile ciò che sembra impossibile: grazie a lei abbiamo eliminato ampi tratti di erbacce per consentire la rigenerazione naturale della vegetazione autoctona attraverso lo spargimento dei semi, la piantumazione di alberi e la manutenzione continua del territorio. Senza un approccio meccanizzato alla gestione della vegetazione invasiva, l'impresa sarebbe troppo laboriosa: nel nostro clima subtropicale i tassi di crescita delle piante sono fenomenali e le specie non autoctone devono davvero essere controllate sistematicamente, altrimenti la loro diffusione diventa ingestibile. Abbiamo acquistato la nostra FAE BL1/EX subito dopo la sua immissione sul mercato, rendendoci conto che era esattamente quello che stavamo cercando per il nostro escavatore Hyundai CR60-9. Abbiamo aggiunto la funzione di valvola prioritaria all'impianto ausiliario dell'escavatore per mantenere stabile il flusso idraulico e il conseguente regime del rotore e la funzione di apertura/chiusura del cofano posteriore è controllata dai pulsanti sul joystick. Il rotore Bite Limiter è perfetto per lavorare ogni tipo di legno senza incepparsi. Al momento stiamo usando i denti Mini C/3 che possono sopportare un bel po' di lavoro nello sterrato e sul terreno roccioso”.
Il commento finale di Benjamin?
“Sono molto soddisfatto della BL1/EX che ha permesso alla mia attività di espandersi e crescere in altri settori, aiutando i nostri clienti a recuperare terreni altrimenti sprecati, a preservare l'ambiente e ad aumentare la biodiversità. Ho trovato altri prodotti FAE su cui sono interessato a investire, come PaTriziO, SCL/HY, RCU-55 e RCU-75, che potrebbero affiancare la BL1/EX e contribuire ad aumentare la nostra produttività”.
Per informazioni: bigscrubrainforest.org
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